Venerdì – 29 settembre 2017
Dn 7,9-10.13-14 opp. Ap 12,7-12; Sal 137 Gv 1,47-51
SANTI MICHELE, GABRIELE, RAFFAELE
47 Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: “Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità”. 48 Natanaèle gli domandò: “Come mi conosci?”. Gli rispose Gesù: “Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico”. 49 Gli replicò Natanaèle: “Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!”. 50 Gli rispose Gesù: “Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!”. 51 Poi gli disse: “In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo”.
Un altro apostolo (probabilmente è quello in altri brani chiamato Bartolomeo) che fa una professione di fede splendida, apparentemente improvvisa e rivelata. Non sappiamo se, com’è probabile, egli sapesse già qualcosa di Gesù, essendo del “giro” di alcuni altri apostoli. Sta di fatto che questa illuminazione deve essere seguita da altro: la promessa di Gesù è più grande di un evento singolo, pur speciale. Alimentare il proprio spirito (per esempio con la preghiera e il silenzio interiore) farà diventare più facile la comunicazione con l’assoluto, con l’invisibile e ci aprirà cieli nuovi e terra nuova.
Un pensiero per riflettere Per esercitare la nostra umiltà e pazienza Dio si serve di persone che ci fanno male. Un giorno vedremo quanto ci sono utili coloro che ci crocifiggono. J.B. Bossuet