Venerdì 27 aprile 2018
At 13,26-33; Sal 2; Gv 14,1-6
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: «Vado a prepararvi un posto»? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».
I brani di questo tempo di Pasqua insistono molto sui discorsi che Gesù ha fatto ai suoi discepoli per prepararli alla sua assenza fisica, concreta. Si insiste molto su due punti: non farsi prendere dallo smarrimento, mai e dal guardare senza tentennamenti a Gesù, sempre. Entrambi si basano sulla promessa della sua presenza nella nostra vita in una forma diversa da quella fisica, ma che il dono dello Spirito, che dobbiamo sempre chiedere, ci farà capire meglio. Solo così conosceremo chi siamo e quale sia la nostra strada.
UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO
UN PENSIERO PER RIFLETTERE Guarda più lontano, guarda più in alto, guarda più avanti e vedrai una via… ma sappi anche voltarti indietro per guardare il cammino percorso da altri che ti hanno preceduto… Essi sono in marcia con noi sulla strada. (Baden Powell)