Venerdì – 17 novembre 2017
Sap 13,1-9; Sal 118 Lc 17,26-37
26 Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: 27 mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece perire tutti. 28 Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; 29 ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. 30 Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si rivelerà. 31 In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro. 32 Ricordatevi della moglie di Lot. 33 Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà. 34 Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: l’uno verrà preso e l’altro lasciato; 35 due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà presa e l’altra lasciata”. 36 37 Allora i discepoli gli chiesero: “Dove, Signore?”. Ed egli disse loro: “Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi”.
Brano difficile da commentare perchè fa molti riferimenti. Credo che la frase centrale, collegata al brano di ieri che ci esortava a vivere secondo il regno di Dio, ci dia una bella chiave di lettura: chi avrà il coraggio di giocarsi la vita per costruire il regno di Dio già qui, senza ripensamenti, senza rimpiangere sempre ciò che le scelte ti costringono a lasciare, costui sarà pronto, la sua vita proseguirà senza scosse nel momento in cui si entrerà nella fase del regno dopo questa vita.
Un pensiero per riflettere Dipende da ogni uomo se riempie i granai della propria vita di frumento o solo di paglia.(Johann Andreas Blaha)