Venerdì 16 novembre 2018

2Gv 1.3-9; Sal 118Beato chi cammina nella legge del Signore Lc 17,26-37

26 Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: 27 mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece perire tutti. 28 Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; 29 ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. 30 Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si rivelerà. 31 In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro. 32 Ricordatevi della moglie di Lot. 33 Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà. 34 Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: l’uno verrà preso e l’altro lasciato; 35 due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà presa e l’altra lasciata”. 36 37 Allora i discepoli gli chiesero: “Dove, Signore?”. Ed egli disse loro: “Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi”.

Il cristiano vive nel mondo, non ha qualche marchio speciale che lo distingue dagli altri. Ciò che distingue è ciò per cui si spende la propria vita, come ci si mette in gioco, anche facendo apparentemente quello che fanno tutti. Può anche venire ogni tanto la resa dei conti, ma anch’essa non è detto che sia così eclatante come nel diluvio: è già una resa dei conti quando si fa qualche mini o maxi bilancio del proprio cammino, accorgersi di avere costruito qualcosa di buono, di essere diventati qualcosa di buono o di guardarsi indietro e trovare poco o nulla.

UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

Un pensiero per riflettere„Un pensiero che non produce un’azione non è poi gran cosa, ed un’azione che non derivi da un pensiero non è proprio niente del tutto.“ — Georges Bernanos