Venerdì 13 luglio 2018
Os 14,2-10; Sal 50;Mt 10,16-23
Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato. Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un’altra; in verità vi dico: non avrete finito di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo.
Gesù non nascondeva ai suoi più stretti collaboratori la realtà difficile nel mondo in cui si sarebbero dovuti immergere. Infatti la sua proposta non è l’isolamento dal mondo per vivere come privilegiati nella pace delle proprie risorse, ma vivere nel mondo per trasfigurarlo, salvarlo, redimerlo attraverso le sua stesse qualità. Isolarsi infatti ci farebbe perdere una fetta di possibilità e di risorse presenti nell’umanità più varia (magari più difficili da riconoscere e far emergere che tra persone già in sintonia) e farebbe anche perdere una fetta della gioia promessa che sta proprio nel salvarsi tutti (la pecorella smarrita dà più gioia delle altre 99).
UN PROPOSITO UN INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO
Un pensiero per riflettere . La vita è il progetto di Dio con noi. (D. Bonhoeffer)