Sabato 9 febbraio 2019
Eb 13,15-17.20-21; Sal 22 – Mc 6,30-34
30 Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. 31 Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po’». Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare. 32 Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte.33 Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero. 34 Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
Quando pensiamo al tempo di Gesù non ci viene certo alla mente un mondo frenetico, in confronto al nostro poi. Eppure l’evangelista riporta che non avevano neanche più il tempo di mangiare. Eppure l’evangelista stesso riporta la preoccupazione di Gesù che anche chi sta compiendo opere prodigiose, per il bene dell’umanità e sente così importante non far mancare il proprio aiuto e contributo, sappia ritirarsi in disparte, in certi giorni, in certe ore o in certi periodi. Non ritirarsi a fare altro, ma a stare con se stessi, a “caricare le batterie”, come dice spesso un amico, attraverso la riflessione e la preghiera e attraverso la fraternità e la tenerezza dei compagni di “viaggio”. Si ritornerà sul campo, più forti, più motivati e più umili.
UN PROPOSITO UN’INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO
Un pensiero per riflettere È con i poveri che i ricchi si fanno la guerra. (Luis Blanc)