Sabato, 21 aprile 2018

At 9,31-42; Sal 115; Gv 6,60-69

In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre». Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

Perchè coloro che hanno ascoltato le parole di Gesù a commento dell’evento straordinario della moltiplicazione dei pani le trovano dure? Non vi è contenuta una grande promessa, per ogni persona? Questo sì. Chi legge il Vangelo ne riconosce il valore, ma è il percorso che spaventa e che, forse, non convince neanche del tutto. Infatti è proprio necessario “mangiare” il Signore? E’ proprio necessario incarnarsi nel proprio tempo totalmente donandosi senza remore a Dio e quindi ai fratelli, come Gesù stesso (in modo che viva attraverso di noi)? Non ci sono percorsi alternativi? Procedure certe con risultati certi? Non so, ma spero di continuare a pensarla come Pietro, nonostante i dubbi: “Da chi andrò, solo tu hai parole di vita eterna?”

UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

UN PENSIERO PER RIFLETTERE Mentre il sole già volge al declino,sei ancora il viandante che spiega
le scritture e ci dona il ristoro con il pane spezzato in silenzio.

Cuore e mente illumina ancora perché vedano sempre il tuo volto
e comprendano come il tuo amore ci raggiunge e ci spinge più al largo. (David Maria Turoldo)