Sabato 16 giugno 2018

1Re 19,19-21; Sal 15; Mt 5,33-37

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”, “No, no”; il di più viene dal Maligno».

Com’è difficile nel mondo contemporaneo, il mondo della comunicazione, con una babele di linguaggi e con una marea di comunicazioni che si trasmettono e si ricevono in tutti i modi, anche senza accorgersene, in cui ci sono persone specializzate a dire o farci vedere delle cose per farcene provare altre e così via, com’ difficile incontrare persone che parlano e comunicano così; “Sì,sì”, “No, no”. E che bello quando la comunicazione con qualcuno si svolge così, in modo chiaro. Quando succede si è trovato un amico, un amico vero. Cerchiamo almeno nel nostro cuore, nel dialogo con lo Spirito Santo di essere capaci di questo linguaggio e di non mentire a lui e a noi stessi.

OGGI: UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

UN PENSIERO PER RIFLETTERE Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario. (George Orwell)