Sabato 12 maggio 2018
At 18,23-28; Sal 46; Gv 16,23b-28
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. Queste cose vi ho dette in similitudini; ma verrà l’ora in cui non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e io non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso vi ama, poiché voi mi avete amato, e avete creduto che io sono venuto da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre».
Anche oggi il Vangelo ci promette la gioia piena, quella che non è frutto solo di qualche momento di felicità, anche se pure quelli vi contribuiscono, ma è una gioia più profonda, di chi vive con la coscienza a posto o quasi, di chi si sforza quotidianamente di vivere per il bene, secondo il Vangelo, di chi chiede al Signore i doni della fede, della speranza e dell’amore e lui li dona, perchè ci ama, così come ci ama il Padre, il Padre nostro.
UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO
UN PENSIERO PER RIFLETTERE Insegnami a cercarti e a mostrarti a me che ticerco. Io non posso cercarti se tu non m’insegni, né trovarti se tu nonti mostri. Che io ti cerchi desiderandoti, che ti desideri cercandoti,che ti trovi amandoti, e che ti ami trovandoti. (Sant’Anselmo)