Mercoledì 7 febbraio 2018
1Re 10,1-10 – Sal 36 – Mc 7,14-23
In quel tempo Gesù Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro».[ ] Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. E disse loro: «Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli alimenti. E diceva: «Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».
Gesù insiste nell’invitarci alla chiarezza innanzitutto con noi stessi. Non cerchiamo colpe esterne, non diciamo che è la TV, che è internet, che è ….. la fonte del male che c’è e cui anche noi contribuiamo. Tutte queste cose possono essere strumenti di male e di bene. Dipende come ne usiamo, come il nostro cuore ci suggerisce di filtrarne il buono che possono avere. Purezza non è essere fuori dal mondo, ma guardare il mondo con gli occhi di Gesù.
UN PENSIERO PER RIFLETTERE Mi sembra che alla nostra generazione manchi soprattutto lo spirito di raccoglimento. Meditare, presume una forza di pensiero e una visione profonda delle cose dell’anima di cui è priva, in genere, la nostra generazione. Eppure è solo a questo prezzo che si può possedere la vita interiore, di cui la vita esteriore non è che l’espressione. (Elisabetta Leseur)