Mercoledì 29 maggio 2019

At 17,15.22 – 18,1; Sal 148; Gv 16,12-15

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

A volte aver dentro le parole di Gesù, che ci indicano certe strade, certi comportamenti, può diventare un peso perchè ci spinge ad andare controcorrente per come va il mondo e controcorrente a cosa ci suggerirebbe il nostro istinto. Liberarsi di questo peso lo si può mettendo a tacere quella voce, magari solo per un po’; oppure ascoltarla fino in fondo, chiedendo la forza per sopportarla allo Spirito stesso di Gesù che è in noi e che ci può liberare davvero da tutte le altere schiavitù. Chiediamo oggi al Signore questa forza.

UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

UN PENSIERO PER RIFLETTERE „Non c’è cristiano senza la croce. Se non portiamo la nostra croce non possiamo seguire Gesù che sale al Calvario portando la sua croce. La croce è la radice della carità. Con essa abbiamo una vita solida, ben piantata, protetta contro le tempeste. Con essa si cammina sicuri. Due grandi amori deve possedere il nostro cuore: Maria come punto d’arrivo e la croce come mezzo per essere un’altra lei nel mondo, e adempiere i disegni di Dio.“ —  Chiara Lubich