Giovedìì 27 dicembre 2018

San Giovanni, apostolo ed evangelista 1Gv 1,1-4; Sal 96; Gv 20,2-8

Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala corse e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesú amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.

L’evangelista Giovanni, di cui oggi si fa memoria (il discepolo che egli amava), in questo brano non vuole mettere in discussione il primato di Pietro, della Chiesa: infatti lascia passare Pietro per primo a verificare la tomba vuota, ma colui che rappresenta l’amore arriva per primo al sepolcro. Chi di noi non ha sperimentato anche a livello esistenziale che spesso l’amore arriva prima alla verità e la sa cogliere meglio, in particolare se si tratta di verità legate all’amore, per Dio o per il prossimo. Chi ama davvero non ha bisogno di particolari strutture, anche se a volte è utile anche un riconoscimento ufficiale di ciò che si è capito. A me suggerisce di credere al ruolo della Chiesa ufficiale, ma senza aver paura di pensare che su alcuni temi debba camminare ancora per testimoniare l’amore di Dio in tutte le situazioni: tocca a tutti coloro che si sentono parte della Chiesa sollecitarla, in buona fede.

UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

UN PENSIERO PER RIFLETTERE,

C’è buio in me
in te invece c’è luce;
sono solo, ma tu non m’abbandoni;
non ho coraggio, ma tu mi sei d’aiuto;
sono inquieto, ma in te c’è la pace;
c’è amarezza in me, in te pazienza;
non capisco le tue vie, ma
tu sai qual è la mia strada.
Tu conosci tutta l’infelicità degli uomini;
tu rimani accanto a me,
quando nessun uomo mi rimane accanto,
tu non mi dimentichi e mi cerchi,
tu vuoi che io ti riconosca
e mi volga a te.
Signore, odo il tuo richiamo e lo seguo,
aiutami!
Signore, qualunque cosa rechi questo giorno,
il tuo nome sia lodato!
Amen. (
Dietrich Bonhoeffer preghiera per i compagni di prigionia – Natale 1943)