Mercoledì 27 dicembre 2017 San Giovanni, apostolo ed evangelista
1Gv 1,1-4; Sal 96; Gv 20,2-8
Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala corse e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesú amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.
L’evangelista Giovanni, di cui oggi si fa memoria (il discepolo che egli amava), in questo brano non vuole mettere in discussione il primato di Pietro, della Chiesa: infatti lascia passare Pietro per primo a verificare la tomba vuota, ma colui che rappresenta l’amore arriva per primo al sepolcro. Chi di noi non ha sperimentato anche a livello esistenziale che spesso l’amore arriva prima alla verità e la sa cogliere meglio, in particolare se si tratta di verità legate all’amore, per Dio o per il prossimo. Chi ama davvero non ha bisogno di particolari strutture, anche se a volte è utile anche un riconoscimento ufficiale di ciò che si è capito. A me suggerisce di credere al ruolo della Chiesa ufficiale, ma senza aver paura di pensare che su alcuni temi debba camminare ancora per testimoniare l’amore di Dio in tutte le situazioni: tocca a tutti coloro che si sentono parte della Chiesa sollecitarla, in buona fede.
UN PENSIERO PER RIFLETTERE La via che parte da Betlemme procede inarrestabile al Golgota, dal presepe alla croce. La luce di Betlemme si spegnerà nell’oscurità del venerdì santo, ma si riaccenderà più viva a radiosa, come luce di grazia nel mattino di Pasqua. Ognuno di noi, tutta l’umanità perverrà con il Figlio dell’uomo, attraverso la sofferenza e la morte alla medesima gloria. (Edith Stein)
UNA PREGHIERA Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli! Spingi gli uomini a deporre le armi e a stringersi in un universale abbraccio di pace! Invita i popoli, misericordioso Gesù, ad abbattere i muri creati dalla miseria e dalla disoccupazione dall’ignoranza e dall’indifferenza, dalla discriminazione e dall’intolleranza. Sei Tu, Divino Bambino di Betlemme, che ci salvi, liberandoci dal peccato. Sei Tu il vero ed unico Salvatore, che l’umanità spesso cerca a tentoni. Dio della pace, dono di pace per l’intera umanità, vieni a vivere nel cuore di ogni uomo e di ogni famiglia. Sii Tu la nostra pace e la nostra gioia! Amen! (Madre Teresa di Calcutta)