Mercoledì – 20 settembre 2017
1Tm 3,14-16; Sal 110; Lc 7,31-35
31 A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione, a chi sono simili? 32 Sono simili a quei bambini che stando in piazza gridano gli uni agli altri: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato; vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto! 33 E’ venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio. 34 E’ venuto il Figlio dell’uomo che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. 35 Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli».
Forse anche noi non sappiamo gioire delle gioie altrui e non sappiamo soffrire al fianco delle sofferenze altrui. Forse lasciamo che la gioia e il benessere altrui ci provochino invidia e ci ricordino che noi siamo meno fortunati; o forse la sofferenza altrui ci porti a pensare che “è giusto così perchè lui …., perchè loro …….”, oppure ci porta consolazione per non avere pure noi quel problema. In questo modo, oltre a vivere male senza magari capire perchè, chiudiamo il nostro essere all’incontro col Signore della fraternità e della misericordia.
Un pensiero per riflettere
Il vero compenso di una buona azione è quello di averla compiuta. (Gandhi)