Mercoledì 17 luglio 2019

Es 3,1-6.9-12; Sal 102 ; Mt 11,25-27

In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

Sento molti dire che credono in Dio, ma a modo loro. Penso che invece dopo la venuta di Gesù credere in Dio lo si possa fare pienamente solo alla luce della fede in Gesù Cristo e di Gesù Cristo: la sua fede in Dio è modello dellqa nostra fsde. Anzi vostra la nostra fede diventa fede nella fede che lui ha avuto. Il dialogo diretto con Dio va anche bene, ma non accettare la mediazione di Gesù, non accettare di richiedere il suo Spirito perchè ci guidi, rischia di portarci ad avere un Dio a nostra misura. E’ vero, anche il Vangelo va interpretato alla luce del nostro tempo, del nostro essere, del nostro carattere, dei nostri talenti, ma se si prova a leggerlo e pregarlo spesso e in modo aperto ci si accorgerà presto che non sei tu a imporgli la tua linea ma il Vangelo stesso e l’incontro con Gesù a punzecchiare la tua vita.

UN PROPOSITO UN’INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

UN PENSIERO PER RIFLETTERE Fratello ateo, | nobilmente pensoso | alla ricerca di un Dio | che io non so darti, | attraversiamo insieme il deserto. | Di deserto in deserto andiamo oltre | la foresta delle fedi, liberi e nudi | verso il nudo Essere e là, | dove la parola muore, | abbia fine il nostro cammino. (David Maria turoldo)