Mercoledì 15 maggio 2019

At 12,24-13,5; Sal 66; Gv 12,44-50

44 Gesù allora gridò a gran voce: «Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato; 45 chi vede me, vede colui che mi ha mandato. 46 Io come luce sono venuto nel mondo, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. 47 Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. 48 Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho annunziato lo condannerà nell’ultimo giorno. 49 Perché io non ho parlato da me, ma il Padre che mi ha mandato, egli stesso mi ha ordinato che cosa devo dire e annunziare. 50 E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico come il Padre le ha dette a me».

Fare esperienza di amore reciproco gratuito, senza condizioni, è essenziale per cogliere il messaggio evangelico. Non è un optional. Il cammino cristiano è un cammino di popolo, comunitario, perché l’amore e gli ideali che annuncio sono credibili solo se lo faccio insieme a fratelli. Non sono chiamato solo a vivere io in un certo modo, ma a riuscire a farlo con altri: questa sarà la prova provata che l’amore che annuncio è davvero quello di Gesù, che lo ha vissuto con tutti, buoni e cattivi, simpatici e antipatici, amici e nemici.

UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

Un pensiero per riflettere “Se sei salito a bordo del treno sbagliato, non ti serve a molto correre lungo il corridoio nella direzione opposta.” (Dietrich Bonhoeffer)