Martedì 29 gennaio 2019

Eb 10,1-10; Sal 39 Mc 3,31-35

31 Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare. 32 Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano». 33 Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». 34 Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! 35 Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre».

Credo che la scoperta profonda della bellezza e del valore della fraternità, attraverso la vita di un gruppo, attraverso la scoperta della bellezza di persone che il caso ci ha fatto incontrare, attraverso l’impegno comune con altri in una battaglia di solidarietà, in cui scopriamo, oltre al valore in sè di quello cui si sta partecipando, anche la tenerezza, la consolazione, lo stimolo di farlo con altri, per i quali, senza essere prima amici o senza sentirsi particolarmente in sintonia emotiva, si incominciano a provare dei sentimenti, ecco questo è quello che voleva dire Gesù: allarghiamo il nostro raggio d’amore fraterno più che possiamo.

UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

Un pensiero per riflettere Bisogna combattere la guerra più dura che è la guerra contro se stessi. Bisogna arrivare a disarmarsi. Io ho combattuto questa guerra per lunghi anni, ed è stata terribile. Ma ora, sono disarmato. Oramai non ho più paura di nulla, perché l’amore scaccia la paura. (PATRIARCA ATENAGORA)