Martedì 25 giugno 2019

Gen 13,2.5-18; Sal 14; Mt 7,6.12-14

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi. Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti. Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!»

Continua l’insegnamento di Gesù per aiutarci ad acquisire uno stile da cristiani. Ed è mischiato e interdipendente l’atteggiamento verso Dio con quello verso gli uomini (gli altri e noi stessi). L’uomo fa parte sempre di una comunità, anche l’eremita: la comunità umana. Saper chiedere a Dio, riconoscendosi bisognosi di aiuto, non autosufficienti, ci aiuterà a rispondere alle richieste degli altri come fossero le nostre e viceversa. Chiediamo oggi al Signore di farci trovare la porta stretta cui bussare per farci aprire da lui e poterlo incontrare.

UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

Un pensiero per riflettere Gesù ci ha comandato di amarci scambievolmente. Non ci ha comandato di “piacersi” l’un l’altro. L’amore governa la volontà; il “piacersi” è soltanto questione di sensi e di sensibilità. Se aspettiamo che certe persone ci diventano gradite o attraenti prima di cominciare ad amarle, non cominceremo mai. (T. Merton)