Martedì 12 giugno 2018

1Re 17,7-16; Sal 4; Mt 5,13-16

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

Quando si riceve il dono della fede si diventa sale della terra e luce del mondo. Perchè il dono della fede non è un dono fine a se stesso ma che si gode pienamente se si riesce a trasmetterlo o almeno a trasmetterne il contenuto. Come quando uno fa una grande scoperta o ha una grande intuizione: ne gioisce, ma come sarà grande questa gioia se ne farà parte ad altri! Così è la scoperta che le beatitudini annunciate da Gesù sono vere: cercare di viverle sarà l’unica cosa che ci potrà rendere davvero felici.

OGGI: UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

UN PENSIERO PER RIFLETTERE Quando si è visto una volta sola lo splendore della felicità sul viso di una persona che si ama, si sa che per un uomo non ci può essere altra vocazione che suscitare questa luce sui visi che lo circondano. (Albert Camus)