Lunedì 25 marzo 2019
Is 7,10-14; Sal 39; Eb 10,4-10; Lc 1,26-38 Annunciazione del Signore
Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
Desideriamo anche noi che un angelo ci appaia e ci indichi la nostra strada, come è avvenuto a Maria? E chissà se l’angelo abbia cercato di parlarci, ma noi non siamo in grado di ascoltarlo o siamo distratti? O forse preferiamo che gli angeli non ci parlino, perchè sarebbe poi troppo impegnativo dare delle risposte, come ha fatto Maria. Non voglio che ci paragoniamo a Maria, ma credo che sia utile essere aperti come lei alla voce di Dio, che ci può arrivare da angeli sotto forme di persone o di avvenimenti: li ascoltiamo? Siamo disposti a dire sì?
UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO
UN PENSIERO PER RIFLETTERE Il Cristo vivente è la ragione della mia esistenza e di tutte le mie scelte. Dalla Parola noi siamo continuamente risvegliati per cogliere i segno della risurrezione in noi e tra noi. (Carlo Maria Martini)