Lunedì 2 luglio 2018

Am 2,6-10.13-16; Sal 49; Mt 8,18-22

Vedendo Gesù una gran folla intorno a sé, ordinò di passare all’altra riva. Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
E un altro dei discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andar prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi e lascia i morti seppellire i loro morti».

Gesù non vuole scoraggiare chi lo voglia seguire. Ci tiene però che chi ha lo slancio si prepari a dover cambiare le categorie con cui è abituato a scegliere e decidere il da farsi, anche nella vita quotidiana. Si possono aprire strade inaspettate, non ci si potrà legare a nulla definitivamente. Si dovrà essere pronti a veder trasformata la propria vita.

UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

Un pensiero per riflettere

VI DO UN NUOVO COMANDAMENTO

“Che vi amiate l’un l’altro come io ho amato voi”.

Mi chiamate il REDENTORE e non vi fate redimere. Mi chiamate la LUCE e non mi vedete.

Mi chiamate la VIA e non mi seguite. Mi chiamate la VITA e non mi desiderate.

Mi chiamate il SIGNORE e non mi servite. Mi chiamate la SAPIENZA e non mi interrogate.

Mi chiamate il MAESTRO e non mi credete. Mi chiamate ONNIPOTENTE e non vi fidate di ME.

Se un dì non vi riconoscerò, non meravigliatevi!

(Iscrizione nel Duomo di Lubecca)

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