Giovedì 31 gennaio 2019

Eb 10,19-25; Sal 23 Mc 4,21-25

21 Diceva loro: «Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O piuttosto per metterla sul lucerniere? 22 Non c’è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce. 23 Se uno ha orecchi per intendere, intenda!».
24 Diceva loro: «Fate attenzione a quello che udite: Con la stessa misura con la quale misurate, sarete misurati anche voi; anzi vi sarà dato di più. 25 Poiché a chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».

Le massime di Gesù si possono interpretare in vari modi e possono contenere vari insegnamenti: il criterio cui attenersi per non stravolgerne il significato originario è quello che non siano in contraddizione con la vita e le parole di Gesù stesso. Per questo credo che l’affermazione della lampada sia un’assicurazione a chi, come i suoi discepoli, si trova ad operare senza che venga riconosciuto il valore di ciò che fanno: al momento opportuno ciò che è buono verrà alla luce e ci sarà il momento in cui si verrà misurati non secondo i criteri del mondo , ma secondo quelli del Vangelo: in quel momento ci si accorgerà della grande gioia che si può ricevere per ciò che di buono si è fatto e si è stati.

UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

Un pensiero per riflettere Dobbiamo essere lux mundi, ovvero lucerna ardens in domo Dei, perché un cristiano viene osservato da mille e mille, e guai se non risplende. Non dimenticate che dovete essere ovunque cristiani, vale a dire: sale nei discorsi e luce colle buone opere. (don Bosco)