Giovedì 28 giugno 2018
2Re 24,8-17; Sal 78; Mt 7,21-29
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande». Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi.
Ascoltare….e mettere in pratica. Riascoltare ….. e rimettere in pratica. Ecco cosa fa il discepolo di Gesù: ascolta, e non è così facile. Facile è sentire: quante voci arrivano ai nostri orecchi. Ma difficile è ascoltare (che oltre alle orecchie richiede il cervello e il cuore). C’è da imparare ad ascoltare, c’è da perseverare nell’ascolto. Bisogna renderlo quotidiano l’ascolto, assiduo, farlo in un clima di preghiera. Usare le letture, usare l’ascolto dei fratelli, usare il cammino della Chiesa ecc. E poi mettere in pratica, che è altrettanto difficile, come sappiamo. Solo così, mattone dopo mattone, la nostra vita si costruisce sulla roccia, Gesù.
UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO
UNA STORIA PER RIFLETTERE Preghiera dell’animatore “Buon Samaritano”
Insegnami, Signore, a servirmi delle mani per donare premure e attenzioni facendomi vicino a chiunque ha bisogno di me.
Insegnami, Signore,a servirmi bene degli occhi e dell’udito per vedere e percepire con il cuore che ogni persona che incontro può essere il mio prossimo.
Insegnami, Signore, a usare bene la parola avendo sempre nel volto il sorriso, per portare a tutti “belle parole” che edificano e fanno crescere.
Insegnami, Signore, a usare i miei piedi per andare incontro a quel prossimo “un po’ scomodo” perché tu mi chiedi di amarlo come me stesso.
Aiutami, Signore, a mettere in pratica il tuoi insegnamenti e diventerò un animatore dal cuore grande,
un vero compagno di viaggio per i bambini e ragazzi a me affidati. Amen. (Milena Pavan)