Giovedì – 21 settembre 2017
SAN MATTEO – Ef 4,1-7.11-13; Sal 18; Mt 9,9-13
9 Andando via di là, Gesù vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.10 Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli. 11 Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». 12 Gesù li udì e disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. 13 Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».
E per fortuna che il nostro Dio è venuto sulla terra attraverso Gesù a chiamare i peccatori e non i giusti, così siamo certi di ricevere anche noi la sua chiamata, di ricevere anche noi la sua promessa e il suo sostegno, qualora ci convincessimo a convertirci sul serio! Non solo, benediciamo anche il Signore perchè ci ha insegnato a stare insieme a tutti gli uomini, senza discriminazioni di sorta, così noi siamo chiamati a stare con coloro che a volte ci sembrano meno degni, ma possiamo anche sperare che coloro che reputano noi meno degni accettino la nostra compagnia.
Un pensiero per riflettere
Dio solo può dare ciò che è impossibile, ma tu puoi fare 21il possibile. Dio solo basta a se stesso, ma egli preferisce contare su di te. (V. Del Mazza)