Giovedì 2 maggio 2019
At 5,27-33; Sal 33; Gv 3,31-36
In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo: «Colui che viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla della terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza; chi però ne accetta la testimonianza, certifica che Dio è veritiero. Infatti colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura. Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio incombe su di lui».
Accettare la testimonianza di Gesù è il modo per far capire che Dio è veritiero. Accettare che Gesù sia Dio stesso fa capire com’è Dio, fa capire le parole pronunciate da Dio, fa capire coloro che hanno vissuto per Dio, perché è alla luce di Gesù che tutta la Parola di Dio acquista significato pieno. Accettare la testimonianza di Gesù vuol dire farsi strumenti di Dio per portare al mondo che ci circonda la verità di un Dio che ama e che ci insegna ad amare, per donarci la felicità e la vita.
UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO
UN PENSIERO PER RIFLETTERE Io vorrei che l’inferno fosse distrutto, o almeno che nessuna anima, di qui in avanti, vi scendesse. Se, salva l’unione della tua carità, io fossi posta sulla bocca dell’inferno per chiuderla sì che nessuno vi potesse entrare, sarebbe per me cosa graditissima, perché così si salverebbero tutti i miei prossimi. (S. Caterina da Siena)