Giovedì 19 luglio 2018
Is 26,7-9.12.16-19; Sal 101; Mt 11,28-30
In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Oggi si sentono tantissimi modi per ritrovare la pace con se stessi quando si è stanchi, si è stressati, si è esauriti. Da varie ginnastiche o forme di meditazione o strategie psicologiche. Ricordiamo però anche queste parole di Gesù, la sua promessa di darci ristoro. Forse è un po’ più ostico credere a questa possibilità perchè non si presenta tanto come una serie di cose da fare in un certo modo. Ci viene richiesto di andare a lui. Di camminare verso di lui e poi via via con lui. Questo comporterà delle difficoltà, dovremo vincere la nostra resistenza a perderci in lui e portare il nostro giogo senza cercare di scaricarlo su altri. Ma lui ci promette più dolcezza e leggerezza nella vita.
UN PROPOSITO UN’INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO
UN PENSIERO PER RIFLETTERE O Dio, parla con dolcezza nel mio silenzio quando il chiasso dei rumori esteriori di ciò che mi circonda e il chiasso dei rumori interiori delle mie paure continuano ad allontanarmi da te, aiutami a confidare che tu sei ancora qui anche quando non riesco a udirti.
Dammi orecchi per ascoltare la tua sommessa, dolce voce che dice:
“Venite a me, voi che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo… perché io sono mite ed umile di cuore”.
Che questa voce amorevole sia la mia guida. (Henri J. M. Nouwen)