Giovedì – 14 settembre 2017
ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE
Nm 21,4-9; Sal 77; Fil 2,6-11; Gv 3,13-17
13 Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell’uomo che è disceso dal cielo. 14 E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, 15 perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».16 Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. 17 Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui.
Ricordo che, tempo fa, il papa aveva invitato a guardare la croce per capire quale sia la risposta di Dio alla violenza presente nel mondo. Credo che abbia ragione: è vero che la sofferenza, la violenza, le guerre ci fanno anche arrabbiare, soprattutto quando colpiscono i più deboli. E non ci viene chiesto di non reagire, questo sarebbe menefreghismo e indifferenza. Ma ogni tanto guardare alla croce potrà mantenere la nostra reazione ferma, ma capace di interrompere la catena della violenza stessa. Dio ha mandato il suo Figlio, finito poi su quella croce, per salvare il mondo, non per distruggerlo.
Un pensiero per riflettere
La vita è un paradiso, ma gli uomini non lo sanno e non si curano di saperlo.
(Fédor M. Dostoeuskij)