Giovedì 12 luglio 2018
Os 11,1-4.8c-9; Sal 79; Mt 10,7-15
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».
Penso che fino a quando non si impara a riconoscere l’enormità di cose che abbiamo ricevuto e per le quali non ci è richiesto nulla in cambio, fino ad allora penseremo che fare qualcosa di buono ci accumuli dei meriti che attendono ricompensa o almeno riconoscenza e, senza accorgercene, rischiamo che ciò che facciamo, anche seguendo le giuste istruzioni, non contenga l’ “embrione giusto” e fatichi a passare e fruttificare. Non è facile perchè ci viene da pensare che abbiamo anche malanni, croci, sofferenze e ci sembra superino le cose buone. Ma abbiamo pensato alla vita che ci è stata data, alla possibilità di amare, all’amore di chi ci vuol bene, all’amore di Dio che perdona i nostri errori e ci fa rialzare? Proviamo oggi a elencare i doni che riceviamo nella giornata e che non ci siamo meritati.
UN PROPOSITO UN INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO
UN PENSIERO PER RIFLETTERE Dà ad ogni giornata la possibilità di essere la più bella della tua vita. (M. Twain)