Domenica 4 novembre 2018
Dt 6,26; Sai 17; Eb 7,23-28; Mc 12 28b-34
In quel tempo, si accostò a Gesù uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l’unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comandamento più importante di questi». Allora lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v’è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
Ogni tanto farebbe bene chiedersi quale sia il primo di tutti i comandamenti, quale sia la cosa più importante della nostra vita, quella alla quale sottostanno le nostre scelte e le nostre azioni. L’amore per Dio, per se stessi, per il prossimo devono guidarci e possono dare un senso anche alla più piccola azione, alle nostre parole, al modo di usare del nostro tempo e della nostra vita. Ricordarsi ogni tanto che tutto il nostro essere deve essere orientato all’amore ci può aiutare a trovare la strada e a motivarla.
UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO
Un pensiero per riflettere “Se siamo il tempio di Dio e lo Spirito Santo abita in noi (1Cor 3,16), ogni fedele custodisce nella propria anima più di tutto ciò che si ammira nel firmamento”. (San Leone Magno)