Domenica 21 luglio 2019

Gen 18,1-10a; Sal 14; Col 1,24-28; Lc 10,38-42

38Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. 39Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. 40Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, 42ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

Manco a farlo apposta, dopo la figura del samaritano, Gesù ci porta come esempio di amante di Dio e del prossimo Maria, che si distingue da Marta perchè mette al primo posto l’affetto per Gesù. Per questo chi si preoccupa del servizio è da biasimare? No, ma, attenzione, la sorgente del vero servizio, quello che nasce dall’amore incondizionato, è il Signore. Se si interrompe il legame con questa sorgente si rischia di perdere il senso di ciò che si fa e di pensare di essere noi la fonte dell’amore, di essere noi seme e contadino in quello che facciamo.

UN PROPOSITO UN’INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

Un pensiero per riflettere Mio Dio, scelgo tutto. Non voglio essere una santa a metà, non mi fa paura soffrire per te, non temo che una cosa: conservare la mia volontà. Prendila, perché scelgo tutto quello che vuoi tu! (Santa Teresa di Lisieux)