Martedì 23 gennaio 2018

2Sam 6,12b-15.17-19; Sal 23; Mc 3,31-35

In quel tempo, giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».

L’amore annunciato da Gesù è persino superiore a quello che lega i parenti anche se si ispira ad esso. Infatti a volte tra parenti l’amore viene meno rispetto all’ideale che abbiamo in mente. Ma Gesù ci invita a recuperare quell’ideale di amore ed applicarlo alle relazioni con quelli che camminano con noi nella fede. Cos’ha di speciale? Noi non ci scegliamo genitori, o figli o fratelli, ma ci viviamo insieme: amare chi non si è scelto richiede gratuità, perchè non sempre si è ricambiati. Anche nei gruppi, nelle parrocchie non ci si sceglie, ma bisogna lì sperimentare il livello della nostra capacità di fraternità.

UN PENSIERO PER RIFLETTERE: Non ciò che ci capita è volontà di Dio, soprattutto se ci capita un male. Volontà di Dio non è l’avvenimento in sé, ma che io viva bene ciò che mi capita.

(Michel Rondet)