Lunedì, 15 gennaio 2018
1Sam 15,16-23; Sal 49; Mc 2,18-22
In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Si recarono allora da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno i giorni in cui sarà loro tolto lo sposo e allora digiuneranno. Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi».
C’è molta saggezza in questo brano. Non si è pronti ad accogliere la novità che il Vangelo porta nella nostra vita se non ci si è preparati, se si è ancora “vecchi”, pieni di pre-giudizi. L’incontro con Gesù rinnoverà la nostra vita se saremo ben disposti verso di lui, pronti. E come si fa ad essere pronti: beh, la preghiera, l’attenzione ai fratelli, l’ascolto della Parola di Dio, il rivolgere quotidianamente il pensiero a Dio chiedendogli lo Spirito. Chiediamo a Dio di essere aperti al mondo dei più giovani (dei nostri figli) avvicinandoci ad esso con il Vangelo e non con il nostro modo di interpretare il Vangelo.
UN PENSIERO PER RIFLETTERE Il discepolo è unito al suo Signore come la sposa allo sposo. L’altra parte dell’uomo è Dio. Questo mistero è grande: è il grande segreto dell’universo. (Don Silvano Fausti)