Mercoledì 3 gennaio 2018
1Gv 2,29 – 3,6; Sal 97; Gv 1,29-34
In quel tempo, Giovanni vedendo Gesú venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
Giovanni Battista è cosciente che il messaggio che porta e testimonia è più grande di lui stesso. Lui ha capito la grandezza di Gesù e fa di tutto per annunciarlo, con le parole, con i gesti e con la vita. In fondo è quello cui è chiamato ciascuno di noi: annunciare a parole, coi gesti è con la vita la buona novella che è Gesù anche se non ce ne riteniamo degni: non dobbiamo convincere nessuno con la nostra persona ma aiutare gli altri ad incontrare Gesù, poi farà lui.
UN PENSIERO PER RIFLETTERE: Voglio vivere perché tutti i disperati del mondo possano scoprire che Cristo è la gioia che vince ogni sofferenza, che Cristo è la vita che vince ogni morte, che Cristo è la pace che vince ogni angoscia. (Chiara Amirante )