Novena giovedì 21 dicembre 2017

INTRODUZIONE
Come gruppo giovani di Mussotto siamo qui perché pensiamo che sia importante dare il nostro contributo e la nostra testimonianza nella parrocchia dove ci impegniamo tutto
l’anno con i ragazzi nelle attività di Cam ed Estate Ragazzi.
Il tema della ricerca spirituale ci coinvolge anche se non abbiamo tutti la stessa fede inDio. Il nostro stesso impegnarci con i ragazzi e prepararci a farlo nel modo migliore è una forma di ricerca del senso delle cose, del bello e del buono e quindi di Dio.
Il Natale poi è un’importante festa religiosa e anche una delle più attese dell’anno ma ultimamente è cambiato il modo di viverlo. Questo però, non significa che lo spirito del
Natale sia andato del tutto perduto, ma anzi, noi crediamo che i valori che cerchiamo di coltivare tra di noi e trasmettere tutto l’anno ai ragazzi siano gli stessi del Natale:
amicizia, altruismo, rispetto, fratellanza, solidarietà. Sarebbe meglio pensare di meno ai regali e di più alle persone e all’affetto che ognuno di noi può donare e a quanto possa essere importante un sorriso, un abbraccio o un “grazie” nell’arco di una
giornata. Imparare a volersi bene, ad essere educati, a non dare nulla per scontato sono obbiettivi che cerchiamo di raggiungere con i ragazzi e sono concetti
fondamentali a Natale. Per questo per noi educatori e per i ragazzi Natale può essere
tutto l’anno.
Ora passo la parola ai miei compagni d’avventura che vi illustreranno meglio tre punti
fondamentali del nostro percorso e della nostra ricerca: la formazione, l’amicizia e il
servizio.

FORMAZIONE
La nostra “ricerca” avviene attraverso una formazione di due tipi: motivazionale e tecnica.
Con formazione tecnica mi riferisco ai corsi che noi animatori frequentiamo da quando
abbiamo iniziato questo percorso e che continuiamo tutt’ora. L’ultimo è stato questo
mese. In un incontro ci siamo soffermati sulle favole, cercando di capire come pensano i bambini per poi fargli capire che devono sempre far affidamento sul loro
istinto. Nel secondo incontro, invece, abbiamo affrontato il tema del “tatto”, per capire
la difficoltà dei bambini nel relazionarsi per poi insegnargli a non vergognarsi di se stessi, a non cercare di assomigliare ad altri e che loro non saranno mai soli. Con la parola formazione mi riferisco anche a tutto il lavoro che svolgiamo nel preparare i
giochi per adattarli al nostro gruppo con diverse varianti, ai balli e ai laboratori che poi
presenteremo ai bambini con l’obbiettivo di farli divertire.
Ma non solo, noi ragazzi siamo anche cresciuti interiormente. Abbiamo capito che il nostro è anche un percorso che ci offre una formazione motivazionale, come ad esempio la preghiera. Questa estate, nonostante nel nostro gruppo ci siano etnie e
credi diversi, abbiamo deciso tutti insieme di fare con Don Franco un momento di ricerca interiore, attraverso la lettura del Vangelo e di un brano di Don Milani, al
mattino. Durante l’anno facciamo diverse riunioni per vedere l’andamento dei gruppi, per capire cosa bisogna cambiare e cosa va bene ma soprattutto per stabilire le regole da imporci, come per esempio non utilizzare il telefono, non fumare davanti ai bambini
e non fare gruppo tra di noi ma essere sempre in mezzo ai bambini, cosi da essere un
punto di riferimento per i nostri ragazzi.
Alla fine possiamo dire che per noi è un modo per capire ciò che siamo capaci di fare,per ritrovare la carica, l’entusiasmo e la voglia di fare che a volte perdiamo. Un modoper esprimersi e dare sfogo alle nostre capacità. Tutto questo ci permettere di cresceree imparare sempre cose nuove, come relazionarci con le persone nel modo migliore,
battere le nostre paure e migliorarci giorno dopo giorno. Cosi da pensare e ritrovare
quei bambini che si trovano dentro tutti noi ma che crescendo ci dimentichiamo.
Quindi dedicare tempo alla formazione e ai valori è secondo noi una forma di ricerca di
Dio.
AMICIZIA
La nostra esperienza non si limita alla sola formazione, alla base della nostra ricerca
c’è anche l’amicizia, o meglio, la fraternità.
Infatti dedichiamo parte del nostro tempo a stare insieme tra di noi, a conoscerci, a
confrontarci, a divertirci e a lavorare insieme.
Vorremmo evidenziare che la nostra è più che amicizia e preferiamo chiamarla
fraternità. La differenza è sottile, ma allo stesso tempo fondamentale.
Quando si cerca di vivere la fraternità, infatti, si cerca il bello di una persona
indipendentemente da ciò che si è pensato al primo incontro, seguendo dunque,
proprio quel detto che tutti, almeno una volta, abbiamo sentito da piccoli:”Non
giudicare mai un libro dalla copertina”.
Non tutti i giovani del gruppo animatori sono simpatici allo stesso modo gli uni per gli
altri, ma l’ideale comune che abbiamo ci spinge a conoscerci meglio e ci fa capire che
c’è del bello in ogni persona: sta proprio alla vita di gruppo saperlo valorizzare e far
emergere. E lo stesso lo si vive quando si svolge l’attività con i bambini che sono
diversi gli uni dagli altri
Inoltre, grazie alla nostra esperienza diretta con questa attività, possiamo testimoniare
come i sentimenti di amicizia e fraternità diventino sempre più forti man mano che ci si
impegna e ci si “sporca le mani” assieme, e come il talento di ognuno si riveli
indispensabile nel lavoro in gruppo.
E’ difficile farvi capire cosa abbiamo scoperto attraverso l’amicizia di gruppo, ma vi
garantisco che sono sensazioni uniche che ti fanno amare le persone: spero che
anche tutti voi possiate vivere questa esperienza che riempie il cuore: la ricerca di Dio
nelle persone, in tutte le persone.
SERVIZIO
Il terzo modo in cui la nostra esperienza si può considerare come un percorso di
ricerca è il servizio.
Il nostro impegno, come sapete, si traduce in servizio ai piccoli, che aiutiamo sia nello
studio, sia nello svolgimento di attività di laboratorio varie, istruttive e divertenti.
Sullo stile di don Milani, I CARE, per cui ci importa degli altri, soprattutto nella fase in
cui hanno bisogno di una mano per crescere ed essere preparati per il futuro che li
attende e soprattutto a favore di coloro che hanno più bisogno di aiuto.
Infatti cammin facendo abbiamo capito che soprattutto per alcuni dei nostri ragazzi
l’aiuto scolastico è l’occasione per migliorare il proprio livello culturale, senza il quale
da adulti sarebbero indifesi di fronte al mondo.
In secondo luogo facciamo di tutto per creare un ambiente favorevole non solo per fare
i compiti, ma anche perchè ognuno di loro si senta accolto e valorizzato, nonostante i
mondi e le situazioni diverse da cui provengono.
Solo stando insieme senza pregiudizi, si riesce a parlare di tante cose e a capire
quante cose belle ci siano nelle culture diverse da quella locale.

Il servizio durante l’estate ragazzi e il cam serve ai ragazzi ma anche a noi animatori
per poter crescere in forza, sapienza e grazia; tre elementi che se non fossero presenti
durante le attività renderebbero il tutto senza una finalità precisa e diventerebbero
solamente dei modi per far passare il tempo.
Esso ci fa maturare e riflettere su molti punti a cui normalmente non si da troppo peso;
è proprio questo che i nostri referenti ci chiedono, fare un buon servizio ma anche
accorgerci delle piccole cose e di quelle saper prendere ciò che ci può far crescere e
maturare in tutti gli aspetti.
E questo fa crescere noi tutti, a contatto con le fatiche, le diversità e i sogni dei
ragazzi.