Giovedì – 28 settembre 2017

 S. Vincenzo de’ Paoli  – Ag 1,1-8; Sal 149; Lc 9,7-9

7 Intanto il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risuscitato dai morti», 8 altri: «E’ apparso Elia», e altri ancora: «E’ risorto uno degli antichi profeti». 9 Ma Erode diceva: «Giovanni l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire tali cose?». E cercava di vederlo.

Difficile riconoscere il Signore in Gesù. Persino chi lo ha visto in carne ed ossa e chi ha vissuto nel suo periodo storico non ne riconosce la peculiarità ma tende a paragonarlo ad altre persone in base alle caratteristiche che più lo colpiscono. Lo stesso Erode cerca di vederlo, ma lo perseguiterà. Anche per noi è difficile conoscere il Signore e allora non ci resta che riconoscerlo a pezzi nelle altre persone (in particolare quelle più fragili), nella sua Parola (il Vangelo in particolare), nel silenzio della preghiera (chiedendogli di farsi vivo a noi) e nella scommessa della fede.

Un pensiero per riflettere A vivere senza che nessuno ti voglia bene, si diventa cattivi. (T. Gautier)