n. 101 del 1 Settembre 2019
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LA LETTERA DEL PARROCO
Cari amici di Mussotto, Piana Biglini e Scaparoni,
questa lettera non avrebbe mai dovuto venire alla luce, dopo l’annuncio concordato con il Vescovo al compimento del 75° anno di età, di lasciare la guida della parrocchia ad un altro presbitero.
“L’uomo propone e Dio dispone”, dicevano sovente i miei genitori, e questo è accaduto. Il Vescovo ha voluto che prolungassi ancora la mia presenza tra voi, e l’annuncio pubblico è avvenuto il 28 Aprile a conclusione del Conferimento della Cresima ai nostri giovanissimi.
Sempre per essere chiari e non ricorrere a sotterfugi, la causa principale che ha determinato tale decisione, è dovuta in gran parte alla mancanza di sacerdoti. Ribadisco comunque, come feci con il Vescovo, la mia totale disponibilità ad ogni sua decisione, in quanto noi siamo semplici collaboratori del suo ministero ed il Vangelo di Luca è ancora più deciso nell’affermare: “Siamo servi inutili, abbiamo fatto quanto dovevamo fare”.(Luca 17,10)
Detto questo riprendiamo con fiducia il cammino del nuovo anno pastorale dopo la lunga pausa estiva, che è stata comunque piena di iniziative, e la casa parrocchiale è sempre stata allietata dalla presenza festosa dei nostri ragazzi.
Nell’ultimo consiglio pastorale, prima della pausa estiva, è stato scelto il nuovo slogan che dovrà connotare tutte le iniziative che saranno intraprese.
L’anno scorso era stato scelto come punto di riferimento la domanda di un discepolo a Gesù: MAESTRO DOVE DIMORI, quest’anno la risposta sempre di un discepolo: MAESTRO TI SEGUIRO’ DOVUNQUE TU VADA, Luca 9,57.
Gesù ha appena iniziato il viaggio che lo condurrà a Gerusalemme, dove lo attende la condanna della morte in croce.
Sarà quindi il tema della sequela di Gesù quella che orienterà le nostre scelte. Nulla di nuovo perché le varie tappe dell’anno liturgico sono già orientate in tale prospettiva. Si tratta quindi di un approfondimento e di un costante richiamo: seguire Gesù è la Via della croce, e solo attraverso essa si raggiunge la Gloria, la felicità autentica per la quale Dio ci ha creati.
Il 31 Luglio mi trovavo con i ragazzi e gli educatori al Santuario di Valmala, molto frequentato durante l’estate. I locali attorno al Santuario sono spaziosi e le celebrazioni liturgiche molto ben curate: S.Messa, possibilità di accostarsi alla Confessione, Rosario nel pomeriggio; il clima molto fresco come l’acqua delle fontane, i locali puliti, a cominciare dalle toilette, cosa rara.
Ero in compagnia di un vecchio amico, non di età, ed abbiamo iniziato un’analisi molto interessante circa il cammino delle tre parrocchie, in particolare del Mussotto.
La sua critica fraterna e serena: i laici non hanno il dovuto spazio; il consiglio parrocchiale non è sufficientemente rappresentativo e deve essere totalmente rinnovato; la collaborazione tra i vari gruppi non si avverte.
Questi in sintesi i tre aspetti più negativi che egli mi faceva notare.
Man mano che li elencava in modo preciso e con sincerità, mi sentivo “il sangue raggelare nelle vene” e chiamato in causa in prima persona.
Riporto la mia risposta, che è stata altrettanto sincera.
Proviamo ad accostare i tre percorsi che ogni autentica parrocchia deve seguire: Catechistico, liturgico e caritativo.
Catechistico: ho davanti agli occhi le presenze e assenze per tale attività dei nostri ragazzi, età compresa dai 7 ai 15 anni. Siamo al 70% di partecipazione. Attivo è pure il gruppo giovanissimi, che ha terminato la sua attività con il viaggio a Roma e l’incontro con Papa Francesco.
I catechisti hanno lavorato bene e significativa è stata la presenza di un gruppo di giovani in questa attività.
Liturgico: chi frequenta le Messe domenicali, in particolare quella delle ore 11 avverte la presenza di un bel gruppo di cantori. Desidero mettere in evidenza la loro partecipazione ai Funerali: numerosa e motivata.
Caritativo: il gruppo di solidarietà e di ascolto è sempre stato fedele e numeroso ogni mercoledì mattina, e ha continuato con notevole difficoltà i mercatini domenicali.
Il gruppo Acli: qui non devo dilungarmi perché il loro impegno e le loro iniziative, con la partecipazione di molti giovani è davanti agli occhi di tutti.
E poi il CAM, centro attività per minori è apprezzato da tutti e molto partecipato.
Le sue osservazioni sono giuste e dobbiamo tenerle presenti nell’impostazione delle varie iniziative che intraprenderemo.
Da parte mia un grazie sincero a tutti voi, che continuate a sostenermi con la vostra presenza, con sincera umanità, che da “sapore” alle varie attività che si intraprendono, in parole semplici: è bello lavorare insieme in questo modo.
Buon cammino, ed il Signore non ci lasci mancare la sua Grazia
Don Franco