Mercoledì 24 luglio 2019

Es 16,1-5.9-15; Sal 77 Mt 13,1-9

Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia. Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».

Leggendo il brano in cui si parla di spiaggia, mi viene spontaneo pensare alle spiagge che molti di noi frequenteranno, in cui pure c’è una folla numerosa, in cerca di uno spesso meritato riposo, ma bisognosa anche di rinfrescare anche lo spirito. In realtà però le nostre spiagge e le nostre ferie a volte non diventano l’occasione per dedicarci allo spirito (anche perchè la folla non aiuta) e si rischia di ritrovarsi a riprendere la routine con meno slancio ed entusiasmo e motivazioni di prima. Cerchiamo di trovare finalmente un po’ di tempo per il nostro spirito.

UN PROPOSITO UN’INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

Un pensiero per riflettere Bisogna combattere la guerra più dura che è la guerra contro se stessi. Bisogna arrivare a disarmarsi. Io ho combattuto questa guerra per lunghi anni, ed è stata terribile. Ma ora, sono disarmato. Oramai non ho più paura di nulla, perché l’amore scaccia la paura. (PATRIARCA ATENAGORA)