Giovedì 20 giugno 2019

2Cor 11,1-11 – Sal 110 Mt 6,7-15

7 Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. 8 Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. 9 Voi dunque pregate così:

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome;
10 venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
11 Dacci oggi il nostro pane quotidiano, 12 e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
13 e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.
14 Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; 15 ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.

Rifletterei sulla parte che la nuova traduzione ha modificato. Non abbandonarci nella tentazione invece di non indurci in tentazione. Dio non è colui che ci mette alla prova, provocandoci per vedere di che pasta siamo fatti, se gli restiamo fedeli nelle varie situazioni. E’ la vita stessa che lo fa, lo scorrere degli eventi: anzi più ci mettiamo in gioco e più ci sono tentazioni. E ognuno attraversa momenti di fragilità. Per questo invece nella preghiera quotidiana del Padre Nostro chiediamo l’aiuto di Dio nella tentazione, quando essa si presenti.

UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

Un pensiero per riflettere Lascia te stesso e troverai me. Non preferire nulla, non attaccarti a nulla e ci guadagnerai sempre. (Imitazione di Cristo)