Lunedì 10 giugno 2019

2Cor 1,1-7; Sal 33 Mt 5,1-12a

Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:  «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.  Beati gli afflitti, perché saranno consolati. 5 Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.  Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.  Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.  Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.

Perché beati? Perché chi impara a vivere secondo lo Spirito, cioè seguendo ciò che i doni dello spirito ci suggeriscono, si accorgerà poco per volta di riuscire a vivere serenamente e in pace, non solo i momenti piacevoli e belli della vita, ma anche quelli difficili. Egli avrà imparato ad affidarsi al Signore, diventerà più mite, meno attaccato ai beni, capace di perdono ecc. O Signore aiutaci a volare alto, a cercare in te la beatitudine, a non rassegnarci all’andazzo del mondo.

UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

Un pensiero per riflettere L’esperienza se non è illuminata dalla riflessione serve solo a contare quante volte commettiamo lo stesso errore. (G. Vicarelli)