Venerdì 1 marzo 2019
Sir 6,5-17; Sal 118 Mc 10,1-12
1 Partito di là, si recò nel territorio della Giudea e oltre il Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli l’ammaestrava, come era solito fare. 2 E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: “E’ lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?”. 3 Ma egli rispose loro: “Che cosa vi ha ordinato Mosè?”. 4 Dissero: “Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla”. 5 Gesù disse loro: “Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. 6 Ma all’inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; 7 per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. 8 Sicché non sono più due, ma una sola carne. 9 L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto”. 10 Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse: 11 “Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio contro di lei; 12 se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio”.
Gesù ripropone all’uomo e alla donna il grande ideale del progetto di Dio: un’unione indissolubile e fedele come quella di Dio stesso con l’umanità. Oggi, come allora, la realtà sembra presentarci e quasi quasi siamo portati a pensare che vada bene anche separarsi, se non c’è più amore, piuttosto di creare problemi ai figli eccetera. Non so. A volte penso che io e mia moglie siamo solo più fortunati. O forse Gesù vuole bene agli uomini e alle donne anche se falliscono il progetto di coppia iniziale e ci invita a puntare alto, perchè l’amore non è solo un sentimento ma, come dice Eric Fromm, è un’arte , da imparare giorno per giorno, con fiducia, senza demordere di fronte alle difficoltà.
UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO
UN PENSIERO PER RIFLETTERE Come sarebbe grigio il filo della nostra vita se non fosse intrecciato con l’amicizia e l’amore. (Thomas More)