Giovedì 28 febbraio 2019
Sir 5,1-10; Sal 1 Mc 9,41-50-
41 Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa.42 Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare. 43 Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile. 44 . 45 Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: è meglio per te entrare nella vita zoppo, che esser gettato con due piedi nella Geenna. 46 . 47 Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna, 48 dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue. 49 Perché ciascuno sarà salato con il fuoco. 50 Buona cosa il sale; ma se il sale diventa senza sapore, con che cosa lo salerete? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri».
Quando facevo il corso di primo soccorso alla croce rossa, lo hanno iniziato con la frase “Primum, non nocere”, primo, non nuocere, non fare danni. Mi ritorna in mente leggendo questo brano in cui la prima preoccupazione del discepolo non è quella di fare, ma di non disfare. E ciò che di noi può essere occasione di scandalo cioè di ostacolo alla fede, in particolare per i più piccoli, i più deboli e indifesi,va gettato via, va potato: ciò vuol dire da un lato che siamo continuamente chiamati a potarci e convertirci, ma anche che a volte dobbiamo filtrare il nostro modo di proporre, per evitare che per qualcuno un gesto o una affermazione, pur valida, sia un motivo per allontanarsi da Gesù.
UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO
UN PENSIERO PER RIFLETTERE Non ho paura delle parole dei violenti, ma del silenzio degli onesti. (M. Luther King)