Martedì 30 ottobre 2018
Ef 5,21-33; Sal 127 – Lc 13,18-21
18 Diceva dunque: “A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò? 19 E’ simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell’orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami”. 20 E ancora: “A che cosa rassomiglierò il regno di Dio? 21 E’ simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia tutta fermentata”.
La nostra attenzione è spesso attratta da chi fa grandi cose, da chi poi quello che fa lo amplifica in modo che tutti lo notino, ma avrete già notato anche voi che alcune belle realtà sono il frutto, magari cresciuto lentamente, di un seme gettato molto prima, senza clamore (vedi Libera e il Gruppo Abele, l’Arsenale di Ernesto Olivero, vedi il centro di accoglienza di via Pola, vedi il commercio equo, ….). Questo deve incoraggiarci a saper cogliere le realtà del regno di Dio attorno a noi, sostenerle, incoraggiarle ed anche a essere noi stessi umili seminatori. Se il seme è buono Dio lo farà crescere, nei tempi e nei modi che vorrà.
UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO
Un pensiero per riflettere Il miglior modo di onorare i santi è di imitarli. (Erasmo da Rotterdam)