Venerdì – 12 ottobre 2018

Gal 3,7-14; Sal 110 – Lc 11,14-26

14 Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle rimasero meravigliate.15 Ma alcuni dissero: “E’ in nome di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni”. 16 Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. 17 Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: “Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. 18 Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl. 19 Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici. 20 Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio. 21 Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro. 22 Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l’armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino. 23 Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde. 24 Quando lo spirito immondo esce dall’uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui sono uscito. 25 Venuto, la trova spazzata e adorna. 26 Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la condizione finale di quell’uomo diventa peggiore della prima”.

Questo brano mi ha suscitato molte riflessioni. Spero anche a voi e spero che qualcuna la vogliate condividere con me commentando sul sito. Mi soffermo sull’ultima parte in cui interpreto la casa spazzata e adorna di chi ha superato qualche tentazione o un periodo difficile grazie al Signore, grazie ad un’esperienza ricca, per esempio in un gruppo o in un incontro con il Vangelo. Pertanto è tranquillo e dimentica la fonte di quella serenità, il Signore, trascurandola. Diventa perciò terreno facile per altre tentazioni, magari peggiori, per le quali ha trascurato di prepararsi. Teniamoci legati a Gesù e ai fratelli nella fede, per non farci sorprendere nei momenti di fragilità!

UN PROPOSITO UN INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

Un pensiero per riflettere “Le molte contraddizioni devono essere accettate, tu vorresti amalgamare tutto insieme in unità e in un modo o nell’altro vorresti semplificarle in te, così la vita diventerebbe più semplice per te, ma insomma la vita è fatta di contraddizioni, e tutte devono essere accettate come appartenenti alla vita, e non si deve mettere l’accento su qualcosa a spese di qualcos’altro. Lascia che l’intera faccenda segua il proprio corso, e potrà accadere che ancora una volta diventi una sola totalità.” (Etty Hillesum)