Mercoledì 15 agosto 2018

Ap 11,19;12,1-6.10; Sal 44; 1Cor 15,20-26; Lc 1,39-56                                                                     ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

La fede nella risurrezione di Gesù è alla base della fede nella risurrezione di tutti gli uomini. Tanto più della Madonna. Per questo la Chiesa dedica una festa all’assunzione della Madonna in cielo. Uniamoci anche noi alla gioia che Dio per entrare in comunicazione e comunione con noi non abbia provocato un evento straordinario come nel passato raccontato dalla Bibbia (terremoti, diluvi, ……), ma si sia servito di una persona, di una di noi, di una donna. Una donna che è stata capace di dire sì a Dio dal più profondo di se stessa, una donna che ne ha condiviso i progetti totalmente come testimonia la preghiera del Magnificat, ma pur sempre una donna, una di noi: come a dire che, sul suo esempio e col suo aiuto, ciascuno di noi può essere strumento di Dio.

UN PROPOSITO UN’INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

UN PENSIERO PER RIFLETTERE La vita, se è capace di allargarsi, di fare posto a una nuova vita, è vita. Il cielo, se si lascia specchiare e guardare, se si lascia respirare,è cielo.
Grazie a te, la vita e il cielo oggi si sono incontrati. (Ernesto Olivero)