Giovedì 7 giugno 2018
2Tm 2,8-15; Sal 24 Mc 12,28b-34
Allora si accostò uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l’unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comandamento più importante di questi». Allora lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v’è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
Credo che questo comandamento dell’amore, su cui, per principio, pochi obietterebbero, sia invece piuttosto trascurato o per lo meno vissuto solo a pezzetti, innanzitutto da me. Credo che per molti oggi il comandamento dovrebbe iniziare con “amare se stessi” e poi il resto possa essere nella migliore delle condizioni considerata una conseguenza, non necessaria. Oggi molti consigliano come strategia di felicità dedicare del tempo e delle energie a sè. Non credo sia sbagliato. Ma penso che il tempo e le energie dedicati a Dio e al bene comune siano di per sè tempo ed attenzione dedicata a sè, mentre il contrario non è detto, perchè se il centro del mondo diventassi io, …che disastro!
UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO
Un pensiero per riflettere: Rendere gratuito l’amore! Quale difficile impresa per creature come noi, ripiegate dal peccato su se stesse, chiuse il più delle volte nel loro onnipossente egoismo! Carlo Carretto