Domenica 13 maggio 2018

At 1,1-11; Sal 46; Ef 4,1-13; Mc 16,15-20      ASCENSIONE

E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

Gesù non può fare sempre da balia ai suoi discepoli. Si è fatto uomo, perciò come ogni uomo è morto. E’ vero è risorto, ma la risurrezione è in un’altra dimensione, si realizza in Dio. Il legame col mondo dei risorti è diverso. E poi l’essenza della vita cristiana è la fede, cioè un atto di libertà e di amore con cui ci si affida a un Dio che non si vede, che vive in “cielo” insieme ai risorti. E questa libertà (senza la quale l’amore non sarebbe nè pieno nè autentico) ci spinge ad ascoltare Gesù (nella Parola e nella vita), a credere alle sue promesse,e ad annunciarle con le parole e con i fatti. Solo così lui sarà ancora presente in noi e attraverso di noi potrà manifestarsi a tutti gli uomini e le donne del mondo.

UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

UN PENSIERO PER RIFLETTERE L’amore di Cristo non conosce limiti, non finisce mai, non si ritrae davanti a bruttezza e sporcizia. Egli è venuto per i pec­catori e non per i giusti, e se l’amore di Cristo vive in noi dob­biamo fare come lui e metterci alla ricerca della pecorella smar­rita.

(Santa Benedetta della Croce – EDITH STEIN)