Giovedì 26 aprile 2018
At 13,13-25; Sal 88; Gv 13,16-20
In quel tempo, dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica. Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto, ma deve compiersi la Scrittura: Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno. Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono. In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato».
Come si fa ad avere Gesù al centro della nostra vita e ad essere in comunione con Dio? Accogliendo colui che egli manderà, cioè lo Spirito Santo. Io voglio accoglierlo, ma come lo riconosco? Sotto quali spoglie si presenterà? Dentro di me i pensieri che ho provengono davvero dal Signore? Questi dubbi sono normali credo. Anzi sono quelli che mi spingono alla ricerca, che mi obbligano a fermarmi, a fare silenzio, a guardare i fratelli come potenziali incontri col Signore e tengono aperta la porta del mio cuore. E poi prego il Signore che prenda dimora presso di me.
UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO
UN PENSIERO PER RIFLETTERE Io conosco quelli che ho eletti. E chi sono costoro se non quelli che saranno beati col mettere in pratica quanto ha ordinato e confermato con l’esempio colui che può rendere gli uomini beati? Giuda il traditore, egli dice, non è stato eletto. … Di essi non fa parte colui che mangiando il pane del Signore, ha levato contro di lui il suo calcagno. Gli altri mangiavano il pane nutrendosi del Signore, Giuda mangiava il pane del Signore contro il Signore: quelli mangiavano la vita, questi la sua condanna. (Sant’Agostino)