Giovedì, 19 aprile 2018
At 8,26-40; Sal 65; Gv 6,44-51
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: E tutti saranno istruiti da Dio. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Tutti saranno istruiti da Dio. Questa frase ripresa da Gesù è per me di grande consolazione e di grande valore. Ultimamente a don Franco la ripeto, come lui la ripeteva quando ero giovane. Ora intercala spesso i suoi commenti parlando di difficoltà di comprensione del testo biblico e anche di quello evangelico. Pur riconoscendo che lo studio della Bibbia sia un’attività arricchente, spesso ho sentito le più belle interpretazioni di certi brani da persone che non avevano studiato e penso che la lettura comunitaria del Vangelo sia davvero arricchente perché Dio ammaestra due o tre riuniti nel suo nome. E mi manca tanto oggi in cui sipreferisce far piuttosto riferimento a esperti.
UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO
UN PENSIERO PER RIFLETTERE Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato (Gv 6, 43-44). Mirabile esaltazione della grazia! Nessuno può venire se non è attratto. Se non vuoi sbagliare, non pretendere di giudicare se uno è attratto o non è attratto, né di stabilire perché viene attratto questo e non quello. Cerca di prendere le parole come sono e cerca d’intenderle bene. Non ti senti ancora attratto? Prega per essere attratto.
(Sant’Agostino, Commento al Vangelo di Giovanni, Omelia 26, 2)