Sabato, 24 marzo 2018

Ez 37,21-28; Cant. Ger 31,10-13; Gv 11,45-56
In quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che Gesù aveva compiuto, [ossia la risurrezione di Làzzaro,] credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto. Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest’uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione». Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell’anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo. Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli. Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?».

Sembra che l’evangelista Giovanni qui si sia divertito a far notare che persino chi odiava Gesù, come il sommo sacerdote, comunque uomo di Dio, proprio lui esprima in modo chiaro il disegno di Dio su Gesù e anche il senso di questo disegno (è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!). A volte Dio può servirsi anche di persone “sbagliate” per lanciare i suoi messaggi, per farci capire qualcosa. L’odio e l’amore sono lontani, ma allo stesso tempo vicini perché solo chi odierà (cioè saprà se necessario mettere in secondo piano) la propria vita, potrà amare in pienezza quella altrui.

UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

UN PENSIERO PER RIFLETTERE L’ape trae il miele dai fiori senza sciuparli, lasciandoli intatti e freschi come li ha trovati. La vera devozione fa ancora meglio, perché non solo non reca pregiudizio ad alcun tipo di vocazione o di occupazione, ma al contrario vi aggiunge bellezza e prestigio. (Francesco di Sales)