Lunedì, 19 marzo 2018
2Sam 7,4-5a.12-14a.16; Sal 88; Mt 1,16.18-21.24a san Giuseppe
Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva or-dinato l’angelo.
Avvenimenti strani, inaspettati, sorprendenti sono all’origine della venuta di Dio nel mondo. Questo sottolinea sì la straordinarietà dell’evento, ma anche, e forse soprattutto, ci indica come essere per cogliere a pieno l’evento. Oggi ci viene presentato Giuseppe, uomo giusto, corretto, ma non fissato, disponibile ad assumersi delle responsabilità e a prendere decisioni che sparigliano la propria vita se pensa che Dio glielo chieda. Giuseppe sa dell’uomo comune che sa diventare protagonista quando è necessario.
UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO
UN PENSIERO PER RIFLETTERE Giuseppe è il modello degli umili, è la prova che per essere buoni e autentici seguaci di Cristo non occorrono grandi cose, ma si chiedono soltanto virtù comuni, semplici, ma vere e autentiche. (Giovanni Paolo II)